L’ex gay di Povia

ing_povia_0001-22-03-08-18-38-27Povia, o meglio Giuseppe Povìa, anche quest’anno ha sollevato un bel polverone: dopo il bidone che ha rifilato alla campagna di solidarietà a favore dei bambini del Darfur Avamposto 55 dell’anno scorso, all’edizione di Sanremo 2009 il cantautore milanese ha fatto insorgere una marea di critiche da parte dell’arcigay per la sua canzone “luca era gay”.

La disapprovazione nasce dal fatto che il titolo e il testo della canzone che ha proposto al festival sanremese sono da ritenere offensive e di stampo razziale verso il mondo omosessuale. Il brano narra, infatti, di un processo di cambiamento sessuale di un ragazzo. La storia parla anche delle “cause” dell’omosessualità del protagonista, addebitata ad una madre oppressiva ed un padre assente, nonché all’iniziazione ai rapporti omosessuali da parte di un uomo adulto; cliché che danno un taglio generalmente patologizzato dell’omosessualità, anche se la canzone contiene il verso “nessuna malattia, nessuna guarigione“, e che hanno suscitato le proteste dell’Arcigay e delle principali associazioni LGBT.

Povia, d’altra parte, è ormai abituato ad essere nell’occhio del ciclone: un anno prima delle proteste per “Luca era gay”, era già sotto i riflettori della ribalta poichè sospettato di non aver dato il compenso pattuito ad un’associazione incaricata di costruire un ospedale per i bambini del Darfur. Fece scalpore l’intervista rilasciata al settimanale Io donna dall’ex manager del cantante Angelo Carrara, secondo il quale a favore dell’ iniziativa solidale il cantautore avrebbe dovuto devolvere per un anno i proventi derivanti dai diritti d’autore della sua ultima canzone i bambini fanno oh; si trattava di una cifra che girava attorno ai 78.000 €, mentre invece il cantante ne ha devoluto nemmeno la metà (35.000 €).

Arisa, la nuova promessa della musica italiana

Sanremo 2009 - Arisa
Sanremo 2009 - Arisa

La neo promossa del festival di Sanremo della categoria “nuove proposte” è oramai sotto i riflettori della ribalta; radio e televisioni la contengono, sperando che la nuova gallina dalle uova d’oro porti un pizzico di fortuna anche a loro, mentre sui giornali di mezza Italia si urla “al fenomeno!”, riferendosi alla cantante Genovese. Con il suo brano “Sincerità”, Arisa ha effettivamente sbalordito ed entusiasmato il pubblico dell’Ariston come non succedeva da parecchi anni, quando negli anni ’60 Mina riempiva quel teatro di vere emozioni con la sua voce, dando vita ad un percorso che l’ha portata ad essere la più grande cantante italiana di sempre.

Si può parlare di un vero e proprio talento emergente in continua crescita dato che pochi giorni dopo il festival la sua canzone ha spopolato, diventando il brano più trasmesso dalle radio a livello nazionale, superando il beniamino di Maria de Filippi, Marco Carta. Ma il successo di Arisa non termina qui: il suo ultimo album “Sincerità”, uscito il 20 Febbraio scorso, in due settimane ha scalato la vetta al botteghino, passando dalla ventiduesima alla sesta posizione degli album più venduti in Italia.

La semplicità e la freschezza della giovane cantante hanno letteralmente stregato il panorama musicale di questo periodo, conquistando quote sempre più grandi, dando vita a un vero e proprio tormentone che mai nessuno si sarebbe aspettato.